Oscar Marangone – ELETTRICISTA – VARESE –

Installazione manutenzione impianti elettrici – Dichiarazioni di conformita' – dichiarazioni di rispondenza

Paura

 

E’ una delle poche “cose” prevedibili e previste (anche in queste chiacchierate “ai tempi del virus”) uno degli effetti “strutturali” che questo “non come prima” inesorabilmente sta producendo e purtroppo e’ piu’ che prevedibile produrra’ anche nei prossimi mesi.

Basta leggere uno di siti guida per capire l’andamento in generale del paese: CENSIS.IT e di dubbi non se ne possono avere.
La paura, o se vogliamo vederla piu’ elegantemente… la preoccupazione per il futuro ha portata negli ultimi quattro mesi ad un aumento della propensione al risparmio che non si e’ mai visto nell’era moderna del paese, attorno all’80% per le classi piu’ povere e comunque vicino al 50% per le classi che non hanno visto intaccare il proprio reddito durante il periodo caldo del Covid19 (pensionate, dipendenti che non sono andati in cassa integrazione, dipendenti statali, POLITICI ).. in altre parole una massa impressionante di persone ha deciso di NON CONSUMARE piu’ dello stretto necessario e di RISPARMIARE di piu’, decisamente di piu’, e in molti casi di riprendere a risparmiare.

Questo si concretizza (e giustifica ampiamente) i risultati decisamente “magri” che stanno avendo un po’ tutti i settori nonostante l’apertura che ormai e’ a livelli quasi di “vita come prima”… cogliendo di sorpresa pero’ solo i piu’ sprovveduti o gli ottimisti inossidabili che si aspettavano un che di ripresa non si dice a razzo ma almeno decisa e in grado di far dimenticare relativamente in fretta i tre mesi di assoluto “immobilismo”.
Bar e ristoranti in testa , e ancora di piu’ gli hotel (un calo che non accenna a migliorare e che si attesta addirittura attorno all’80%) non sanno praticamente piu’ che santi pregare e nemmeno che politici insultare….dopo aver preso atto che “riaprire” a tutti i costi non ha risolto certo la situazione, quantomeno dal punto di vista degli incassi, e al contrario sembra addirittura aver alimentato quel sentimento appunto .. di “paura” che spinge le persone a muoversi si, ma non a CONSUMARE con la stessa disinvoltura di prima, anzi si puo’ purtroppo affermare che DECISAMENTE NON E’ COME PRIMA e che l’unico dato “positivo” e’ che il “conto in banca”, quello dei contanti sul conto corrente (non si registra infatti la stessa tendenza nel mondo dell’investimento borsistico, quantomeno non a livello di “privato”) , ha ripreso decisamente a salire.

La situazione stagnante sta iniziando a generare tensioni e si registra un che di insoddisfazione generale che sta determinando non pochi problemi di comportamento sociale, per esempio nei confronti degli agenti che agiscono sul territorio nel settore della sicurezza.
E’ di oggi l’esplicita dichiarazione di timori per cio’ che ci riservera’ l’autunno del Ministro Lamborgese in ambito disordini sociali…

Staremo a vedere, ma una cosa e’ certa (come qualcuno ha previsto sin da subito)… se da un lato non c’e’ che da rallegrarsi per la pronta, tutto sommato, risposta del sistema sanitario, capace di riorganizzarsi e poi di fronteggiare la situazione come ben pochi paesi la mondo (lo dicono implacabilmente i numeri, siamo probabilmente il paese che ha saputo farli “tornare” piu’ velocemente e bene di tutti), da altro lato la politica nel nostro paese NON ha saputo PREVENIRE, pianificare, PREPARARE in modo adeguato, un momento, quello della “riapertura” che lasciato praticamente a se stesso… e addirittura arrivato con qualche sorpresa in termini di tempo (basta andare indietro di due mesi e leggere quello che si scriveva e si diceva a proposito di previsioni temporali) non poteva e di fatto non puo’ che generare smarrimento, confusione, paura, elementi che implacabilmente si materializzano in una situazione di CRISI davvero senza precedenti.

Una crisi che si fara’ giocoforza sentire anche a livello “istituzionale” perche’ e’ piu’ che ovvio che al peso che si sarebbe dovuto sopportare per due “contesti” che tanto hanno dato soddisfazione a molti ma che inesorabilmente ORA ci troviamo sulle spalle TUTTI : quota 100 (una marea di novelli pensionati a carico del sistema previdenziale) e reddito di cittadinanza si e’ aggiunto quello del tutto imprevisto di tre mesi di stop per il Covid19… e di sicuro non basteranno (anzi…)… emissioni piu’ o meno a raffica di titoli di stato, comunque li si voglia intendere e “pagare”. 
E’ quantomeno bizzarro il teorema sostenuto da qualche forza politica “nota”  per cui “saranno gli italiani a finanziare il paese, comprando titoli di stato italiani” , banalmente perche’ chiunque abbia un minimo, ma ne basta davvero poca, conoscenza di come “gira la faccenda titoli di stato” sa perfettamente che e’ solo una minima parte dei titoli emessi che viene normalmente (e non si vede proprio perche’ dovrebbe cambiare la tendenza) acquistata dalla gente comune… senza voler considerare che ovviamente di quella minima parte e’ ancora piu’ minima quella fatta di persone della popolazione “di base” (che di soldi per comprare titoli di stato proprio non ne hanno abbastanza) e piuttosto e’ fatta da quella percentuale minuta di “popolo” con disponibilita’, Covid si Covid no, diciamo sostanziosa AL QUALI SARANNO INESORABILMENTE TUTTI che pagheranno gli interessi.

Il tempo e’ bello , il sole splende, speriamo che duri….

Lascia un commento